Il progetto Libro Bianco sull’Economia Digitale nasce da due considerazioni principali.
La prima: riconoscere la rilevanza dei processi di trasformazione in atto. Anche per effetto della crisi sanitaria, il futuro ha accelerato imponendoci finalmente di prendere piena consapevolezza della portata e della velocità della rivoluzione tecnologica digitale, nonché dell’eterogeneità dei suoi effetti su economia, società e istituzioni.
La seconda: è necessario identificare gli elementi chiave per un disegno organico di policy sull’economia digitale in grado di imprimere un’accelerazione allo sviluppo di un’Italia Digitale su cui fondare la ripartenza e una crescita economica duratura e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale”.

I libri bianchi sono dei rapporti ufficiali, generalmente pubblicati da un governo nazionale o da un organizzazione internazionale, su un determinato argomento o settore di attività. In questo caso parliamo di un rapporto redatto dal Centro Economia Digitale, ente nato nel 2017 e presieduto da Romano Cerra, che si pone come mission quella di costruire competenze, organizzazioni e istituzioni adatte, per un economia digitale e sostenibile, che metta al centro l’uomo e il suo habitat.

Il C.E.D. conduce 5 tipi di attività:

  • PROGETTI: analisi, strategia e implementazione di progetti basati sull’innovazione tecnologica digitale
  • PARTECIPAZIONE: diretta a organismi pubblici e privati autorevoli per contribuire a costruire competenze
  • RICERCHE: qualitative e quantitative ad alto valore strategico
  • FORMAZIONE: strategica per l’innovazione digitale
  • EVENTI: pubblici per promuovere il confronto tra i leader di pensiero e comunicare, attraverso i dati, i temi dell’economia digitale

Il libro bianco nasce da due considerazioni principali:

    • riconoscere la rilevanza dei processi di trasformazione in atto, amplificati dal covid
    • la necessità di identificare gli elementi chiave per un disegno organico di policy sull’economia digitale in grado di imprimere un’accelerazione allo sviluppo di un’Italia Digitale su cui fondare la ripartenza e una crescita economica duratura e sostenibile

A confrontarsi, ragionare e dare spunti su queste considerazioni, troviamo gli Amministratori Delegati di Enel, Eni, Leonardo, Open Fiber, Rai, Tim, Tinexta, Ansa.

Questi hanno riscontrato un aspetto importante che si è amplificato durante la pandemia, cioè la nostra “arretratezza digitale”.

Il grande traffico web che si è generato durante il periodo covid, tra smartworking, didattica o formazione a distanza, aumento del web commerce, si è dovuto scontrare con l’impreparazione e l’obsolescenza delle nostre infrastrutture web. Da qui la necessità di intervenire per svecchiare le nostre infrastrutture, in modo che siano pronte e competitive per permettere l’espansione di un economia sempre più digitale, in modo da vincere le nuove sfide del mercato globale.

Un altro aspetto importante è individuato nella correttezza delle informazioni che vengono condivise sul web. In questo periodo, dice Fabrizio Salini della Rai, molti utenti hanno ricercato, tra le migliaia di informazioni prodotte, quelle più precise e correttamente documentate. Per questo motivo, i nuovi attori che si avvicineranno all’economia digitale, dovranno dare informazioni e contenuti di qualità.

Il libro bianco tratta tutti gli aspetti che il processo di digitalizzazione deve tenere in considerazione:

  • il contesto globale nel quale deve svolgersi la rivoluzione digitale, con particolare attenzione a quello europeo e italiano
  • i fattori abilitanti, come il contesto legislativo, le infrastrutture 5G e di fibra ottica, la cybersecurity, la gestione dei Big data, l’intelligenza artificiale e, punto molto importante, l’educazione digitale
  • la trasformazione digitale della società, che vedrà lo svilupparsi di nuove abitudini dei cittadini, la nascita di nuove piattaforme digitali e lo sviluppo smart delle città
  • la trasformazione digitale delle imprese, che grazie all’utilizzo di nuove tecnologie potranno sviluppare nuovi sistemi di business
  • la trasformazione digitale della pubblica amministrazione, forse la parte più complicata del tutto, soprattutto in Italia. Il libro individua i comparti da potenziare e la necessità di creare un interfaccia veloce e comprensibile tra la PA e il cittadino. Inoltre analizza dei settori che potrebbero diventare indispensabili in un futuro, come la Telemedicina, la trasformazione digitale nel settore della giustizia e la nuova organizzazione del lavoro

Si tratta di sostenere e mettere al centro del dibattito e dell’agire, come utilizzare l’innovazione digitale per migliorare la sanità, l’istruzione, la giustizia, la burocrazia, la sicurezza personale e nazionale, i trasporti e gli altri obiettivi che fanno un Paese coeso e competitivo”.

Pianificare un futuro digitale è una sfida alla quale non possiamo voltare le spalle. In un futuro non troppo lontano la connessione efficace e efficiente, creerà nuove opportunità di investimento e business, nonché una velocizzazione del rapporto degli amministratori pubblici col cittadino. È importante, e indispensabile, che la politica si adoperi per agevolare questa transazione, con piani e investimenti adeguati.

Noi di yes-web, come professionisti che operano nel web, siamo più che pronti ad accettare la nuova sfida digitale. Col nostro lavoro e le nostre soluzioni, cerchiamo di essere sempre un passo avanti ai tempi e offrire ai nostri clienti prodotti che guardino al futuro ma che siano compatibili con la quotidianità che viviamo.

Una delle grandi sfide che vogliamo affrontare è far si che le opportunità del web siano accessibili a tutti. È sempre maggiore la necessità di avere una vetrina digitale, sia che si tratti di grandi istituzioni, sia si tratti del piccolo esercente. E sono soprattutto le piccole realtà, le piccole imprese artigiane o familiari, che, anche se non si sono accorti di tanti aspetti del mondo digitale, iniziano a comprendere il bisogno di avere una presenza online di qualità.

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