Oggi vorremmo fare un piccolo esercizio con voi. 

 

Andiamo su google, cerchiamo un argomento e iniziamo a navigare. Dopo qualche minuto, e sito visitato, chiudiamo le pagine e poniamoci questa domanda: quale sito ci ricordiamo maggiormente?

Sicuramente una pagina, o un dettaglio di questa, ci è rimasto maggiormente impresso.

 

Questo avviene perché il nostro cervello tende a immagazzinare delle informazioni in maniera automatica, quando viene risvegliata la sua parte più primordiale. La disciplina che studia come sfruttare positivamente questi processi si chiama neuromarketing.

 

Il neuromarketing è una branca di riferimento della cosiddetta neuroeconomia e indica una recente disciplina volta all’individuazione di canali di comunicazione più diretti ai processi decisionali d’acquisto, mediante l’utilizzo di metodologie legate alle scoperte delle neuroscienze. È una disciplina che fonde il marketing tradizionale (economia) con neurologia (medicina) e psicologia (scienze comportamentali) e si prefigge di illustrare ciò che accade nel cervello delle persone in risposta ad alcuni stimoli relativi a prodotti, marche o pubblicità, con l’obiettivo di determinare le strategie che spingono all’acquisto. 

 

Il futuro del commercio e dei servizi non sarà più solo di prossimità, ma sarà ibrido. Le vetrine non saranno più solo quelle fuori del nostro negozio ma saranno anche virtuali. Il cambiamento è iniziato e dobbiamo essere in grado di accoglierlo e non farci travolgere. 

Centrale in questa fase diventa la creazione di contenuti da condividere sul web, di una vetrina digitale dove presentarci, proporre i nostri prodotti e promuovere la bontà della nostra attività. Per creare questa vetrina le possibilità sono molteplici, dall’utilizzo dei social alla creazione di un sito. Dobbiamo stare attenti però; infatti per le vetrine virtuali valgono le stesse regole delle vetrine dei nostri negozi, devono essere curate, attirare l’attenzione, essere innovative e devono riuscire a trasmettere il messaggio che vogliamo veicolare. 

 

Per riuscire a creare un contenuto web che attiri l’attenzione, usiamo diverse tecniche di neuromarketing. Queste, oltre a catturare l’attenzione di chi guarderà il nostro sito, renderanno più gradevole e fluida l’esperienza web. In fin dei conti il nostro scopo è proporci e farci conoscere nel migliore dei modi, e se riusciamo a migliorare l’esperienza di navigazione, sicuramente un potenziale cliente si ricorderà di noi. 

 

Ma come facciamo a creare contenuti che attirano l’attenzione? In risposta a questa domanda ci viene in soccorso ancora il neuromarketing, che ci indica quali sono le tecniche per creare contenuti web che possano attirare l’attenzione dei nostri clienti e convincerli a usufruire dei nostri servizi o venire nel nostro negozio. 

 

Percorso a F

Nel fruire dei contenuti online tendiamo a seguire, per quelli più testuali, un percorso a forma di F. Perciò siamo più propensi a leggere contenuti contenenti elenchi puntati o numerati, titoli e sottotitoli, testi evidenziati o paragrafi non troppo lunghi. Il contenuto non deve essere troppo uniforme, il testo deve essere ben giustificato in modo da ottenere dei contenuti ben suddivisi. Se vogliamo mostrare dei contenuti fuori dal percorso automatico, sarà necessario aumentare la dimensione del testo, sfruttare l’incapsulazione o tecniche di orientamento e direzione. 

 

Percorso a Z

Quando fruiamo di contenuti online prettamente visivi, il percorso inconscio che seguiamo non è più a F ma a Z. In questo caso è necessario collocare il massaggio che vogliamo veicolare nell’area centrale della pagina, e fare attenzione nelle informazioni che inseriamo in basso a destra, in quanto è l’ultimo segmento della pagina ad essere visualizzato e meno in grado di creare attenzione emotiva. Al contempo prestiamo attenzione alla parte in alto a sinistra, di solito quella del logo, in quanto è il segmento che genererà la prima risposta emotiva del cervello.

 

Egoismo implicito

Le persone, in generale, hanno un atteggiamento positivo verso se stesse e favoriscono quello che è loro correlato. Questo vuol dire che implicitamente siamo tutti un poco opportunisti e tendiamo a essere maggiormente interessati a qualunque cosa riteniamo possa migliorarci. Come nelle interazioni dal vivo, anche quelle virtuali devono essere costruite il più possibile su misura del nostro cliente, curando i momenti di interazione per quanto possibile, attraverso anche un contatto diretto e dedicando il giusto tempo. Il contenuto, che elencherà i benefici del servizio, deve essere in grado di stimolare il cervello primitivo, in modo diretto, anche attraverso l’uso di immagini.

 

Dobbiamo prestare molta attenzione quando usiamo queste tecniche, perchè non bisogna commettere l’errore di essere scorretti col nostro cliente finale. Il neuromarketing, se usato bene, può essere utile per veicolare i messaggi che vogliamo trasmettere al cliente in maniera emozionale. Quando decidiamo di adottare queste tecniche nella creazione di contenuti online, per evitare l’effetto boomerang, non possiamo improvvisare, ed è sempre meglio rivolgersi a delle agenzie, come yes-web, che con la sua professionalità e preparazione, riuscirà a creare la giusta soluzione per voi, e veicolare il messaggio in maniera corretta, evitando errori che possono essere deleteri. 

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