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Alla fine degli anni ’90, Internet stava esplodendo e presto comparve la narrativa che qualsiasi attività sul web potrà crescere all’infinito. Da subito investitori, startup e anche pubblico comune iniziano a puntare tutto su aziende “.com”. Il semplice fatto di avere “Internet” o “web” nel nome bastava spesso a raccogliere
Negli ultimi mesi abbiamo visto sempre più casi di pagine social o di siti web che sono balzati agli onori della cronaca per comportamenti che hanno violato la legge. Questi, oltre a essere stati resi improvvisamente inaccessibili, saranno oggetto di un procedimento giudiziario. Per chi lavora con il digitale, come
Per anni, chi aveva un sito web si preoccupava soprattutto di una cosa, la più importante e quella per cui molti clienti continuano a chiedere spiegazioni e rassicurazioni, farsi trovare su Google. Qualche tempo fa l’operazione era abbastanza semplice, bastava lavorare sulle parole chiave, scrivere testi ottimizzati, curare la velocità
C’è una parola che, fino a qualche anno fa, sembrava riguardare solo il mondo delle disabilità, dell’inclusione o della pubblica amministrazione, cioè accessibilità. Oggi, invece, l’accessibilità digitale si impone come una frontiera cruciale dell’innovazione, un tema che non può più essere ignorato da chiunque abbia usufruito almeno una volta nella
Siamo bombardati ogni giorno da notifiche, banner, chiamate indesiderate e pop-up. Il marketing moderno ha perso, in alcuni casi per non dire spesso, il senso della misura. E proprio in questo scenario iperconnesso e spesso invadente, la vecchia cara newsletter via mail sta vivendo una seconda giovinezza. Ma attenzione, oggi